Santissimi – gli scultori della carne

Santissimi di fronte alla loro opera.

Santissimi è il nome che Sara Renzetti e Antonello Serra hanno dato al loro duo. Come artisti la loro unione si consolida nel 2009, in modo involontario e spontaneo senza nessuna decisione consenziente.

La loro collaborazione artistica, nasce quindi in modo completamente naturale dopo aver partecipato al premio Terna.
Hanno consolidato in quel momento il loro immaginario artistico da individuale a collettivo. 

Tra le personalità che hanno ispirato la loro espressività ritroviamo Carmelo Bene, che con le sue manifestazioni esistenziali, filosofiche e il suo vivere come opera d’arte, ha contribuito alla crescita degli artisti.
Il loro pensiero si fa più profondo avvicinandosi alla filosofia ed estetica di personalità come Kafka e Gilles Deleuze. 
Ma la loro percezione artistica non si ferma e si estende anche alle sfumature di colore e dettagli della forma di artisti come Caravaggio, Tiziano e Richard Serra.

Il loro strumento di espressione artistica è il corpo utilizzato come mezzo per la comprensione di spazio e tempo.
I soggetti delle loro opere sono uomini, donne, bambini, feti e animali, colti in un momento tra la vita e la morte.

Natural History \ AMBRA n°1 - Santissimi, 2011
Natural History \ AMBRA n°1 – Santissimi, 2011

“Il corpo è una sorta di guscio che racchiude storie e memorie, individuali e collettive, la superficie di un discorso sulle condizioni sociali, politiche e culturali del soggetto contemporaneo in crisi, condannato a dimenarsi fra isolamento e allucinazione, desiderio e frustrazione”

itinerarinell’arte;

La nascita e la realizzazione delle opere richiede l’utilizzo di materiali come la resina e modellazione del silicone. Ciò che il fruitore si troverà davanti a prodotto finito sono delle figure a grandezza naturale, con aspetto umanoide. I volti sono spesso impassibili e con occhi chiusi, giacciono in uno stato latente, presentano corpi indeboliti, vissuti, imperfetti e deformi. 
Nonostante siano profondamente disturbati giacciono in una calma irreale, come a rimandare ad un vissuto che ha riconosciuto l’angoscia esistenziale e accetta l’incompletezza come condizione dell’esistenza. 

Horror Vacui - Santissimi, 2012
Horror Vacui – Santissimi, 2012

MOSTRE

Rebirth

Nel 2018, viene inaugurata la mostra “Rebirth” che si compone di tre sale e si articola in un progetto strutturato in più parti. 
Ciò che caratterizza l’unione di queste opere è l’elemento delle mosche che accompagnano il visitatore e lo guidano in qualche modo dall’inizio della mostra sino ad arrivare al vero nucleo di essa.

Mosche - Santissimi
Mosche – Santissimi

L’opera “Mom”, è diversa da tutte le altre poiché vede la forma umana tornare al suo primo stadio ovvero quello embrionale, in cui la carne diviene pura materia da plasmare. Tutto si protende verso la massa informe, intesa come madre, forza archetipica. 
Viene posta al centro della stanza, insieme a due creature che si cullano ad occhi chiusi su altalene immobili. 

Migrants - Santissimi, 2015
Migrants – Santissimi, 2015
Mom - Santissimi, 2016
Mom – Santissimi, 2016

W la vita

“W la vita” è la scultura più recente realizzata nel 2019.
Le imponenti dimensioni dell’installazione (19 x 12,8 x 6 metri), vengono enfatizzate dallo spazio circostante nella quale viene inserita, spoglio e privo di qualsiasi altro elemento.
L’opera si presenta come un ammasso di carne grassa apparentemente priva di genere, successivamente gli artisti hanno reso noto che vi sono alcuni particolari che riconducono ad una figura femminile. Ha fattezze umane, ma il grasso della carne sembra prendere il sopravvento rispetto all’identità dell’ipotetica persona rappresentata.
L’opera si completa grazie ai suoi fruitori; un gruppo di partecipanti vengono infatti, inviati a scrivere sui muri intorno all’installazione delle parole o frasi come forma di dissenso riguardo ciò che essa rappresenta.

W la vita - Santissimi, mostra 2019
W la vita – Santissimi, mostra 2019

Lasciati soli a riflettere hanno scatenato una serie di frasi raccapriccianti specchio di stereotipi facenti parte di un malessere comune.

W la vita - Santissimi, mostra 2019
W la vita – Santissimi, mostra 2019

L’opera, resa nota attraverso la pagina Facebook dei Santissimi, ha scaturito dissenso e critiche riguardo le frasi che sono venute fuori da questo contesto.
I Santissimi hanno descritto il sentimento della rabbia come punto focale sin dalla fase iniziale di realizzazione, come a voler incanalare questo stato d’animo ai possibili fruitori. L’opera diventa quindi denuncia dell’opinione pubblica riguardo la diversità.
Il risultato finale, come scrivono gli artisti è un insieme di frasi che “rappresentano tutto ciò che sentiamo, tutto ciò che siamo, non sono costituzionali, infatti tutto ciò che è stato scritto sono solo luoghi comuni sentiti e risentiti, nessuna attività emotiva autentica”.


“Gli artisti sardi si servono dell’iperrealismo, non per rincorrere la perfezione formale, la bellezza, anzi: le forme che compongono sono forme disperate, dilaniante; manifestazione di un’interiorità che si fa esteriore, visibile”

formeuniche.org;

Fonti

sito web: https://www.santissimi.com/index.htm

pagina: https://www.facebook.com/santissimi/

http://formeuniche.org/santissimi-rebirth/

https://www.artribune.com/arti-visive/arte-contemporanea/2018/07/mostra-i-santissimi-exma-cagliari/?fbclid=IwAR2RX-FmRMtDrdRGj4YCSuASy46dr5SXWAAgeRjw0uwvIA_WDuV4n-FQbJw

https://www.itinerarinellarte.it/it/mostre/rebirth-santissimi-0864

https://www.artwave.it/arte/eventi-e-mostre/santissimi-e-la-poetica-della-carne/

http://www.cagliariartmagazine.it/intervista-ai-santissimi/

http://formeuniche.org/santissimi-rebirth/

http://volomir.com/en/santissimi-disturbing-sara-renzetti-antonello-serra/

Le immagini sono state tutte estrapolate delle fonti sopracitate.