Roberto Ciredz-L’unione tra astrattismo e realtà

Chi è Ciredz

Ciredz (Roberto Cireddu), è uno degli artisti nati in Sardegna classificato tra i migliori street artist al mondo.

La sua ricerca si basa sulla rappresentazione grafica delle relazioni che intercorrono tra lo spazio urbano e il paesaggio inviolato, concentrandosi su cosa accade quando questi differenti contesti si fondono in uno, creando combinazioni di forme e colori tra elementi artificiali e naturali.
Artista multidisciplinare, estende la sua arte alla scultura, al disegno, alla fotografia e ai murales.
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Il continuo dialogo tra uomo e natura crea si dispiega così in un’estetica di tipo geometrico, astratta, semplice e “illusoria”.

L’artista si ritiene influenzato profondamente dal luogo di nascita e dal modo in cui è cresciuto. Il fatto che sia vissuto lontano dalla città gli ha permesso di sviluppare una sensibilità senza la quale non avrebbe potuto concepire il lavoro che porta avanti tutt’oggi.

Durante il suo percorso di studi conosce personalità che lo spingono ad indagare e studiare i diversi tipi di materiali.

Il lavoro con Superstudio gli apre la mente nella relazione tra natura e artificio.

Tutte queste esperienze messe insieme gli hanno permesso di maturare il suo intento e raggiungere una consapevolezza più profonda.

La grafica e il volume sono alla base del suo lavoro.
La presa di coscienza di ciò che l’artista voleva ottenere dalle sue opere è arrivata quando studiava scultura, abbandonando il figurativo per un approccio più astratto. Il materiale diviene quindi fondamentale e primario, più della figurazione.

La sua concentrazione si posa sull’estetica mettendo tutto il resto in secondo piano. Il significato che ne viene fuori è dato dal dialogo tra i materiali e dalla loro combinazione.

La mostra “Residui”

La mostra “Residui”, è una citazione del “Manifesto del Terzo Paesaggio” di Gilles Clément, paesaggista francese.

L’artista si è trovato affine al saggio in molti punti ritrovandosi nella sua ricerca artistica.

Ho iniziato a notare quegli spazi inclusi nella sua analisi sul paesaggio, i residui, e individuarli come spazi indecisi, senza una funzione, frutto dell’intervento dell’uomo, interessanti per me per via dell’aspetto grafico e della loro “non funzionalità”. Il “Manifesto del Terzo Paesaggio” classifica proprio quegli spazi che prescindono dall’attività umana, che creano dei frammenti di territorio che non hanno niente in comune fra loro, se non il fatto di essere un rifugio per la diversità.
Sono proprio questi spazi, “I Residui”, l’oggetto della mostra.
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La condivisione con il fruitore

L’artista intende condividere con lo spettatore la sua visione, il suo percorso e la sua analisi frutto di anni di ricerca.

L’aspetto che più Ciredz dice di preferire è quando uno spettatore riesce a cogliere nell’opera nuovi aspetti completamente nuovi e mai pensati prima.

Penso che il rapporto con un’opera d’arte possa definirsi in termini di scambio.
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La nascita di un’opera

Roberto Ciredz definisce tutto ciò che lo circonda come possibile fonte di ispirazione a partire dal paraggio che sia urbano o naturale.

Dopo essersi trasferito inizia a rimanere affascinato dalla presenza della natura nel paesaggio urbano, inserita in modo ordinato e geometrico, come nel caso di viali alberati, aiuole e giardini delimitati da siepi allineate.

Una delle sue più grandi ispirazioni è la fotografia essendo l’unico modo per definire particolari escludendoli dal resto dell’ambiente in cui sono inseriti, che poi adatta in base alle sue esigenze di forma e colore.

La matematica e le geometrie vengono senza dubbio dallo spazio urbano, le cromie e le forme aperte vengono dalla natura. L’intenzione di combinarle assieme viene dall’attenzione che ho nei confronti di questo rapporto di coesistenza tra natura e uomo dal quale nascono frammenti di territorio molto interessanti da un punto di vista grafico.
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Roberto Ciredz durante la realizzazione di un'opera.

Progetti futuri

Durante un’intervista l’artista ha rivelato la sua passione per l’audiovisivo e la sua voglia di voler concretizzare alcune collaborazioni in questo ambito.

Ciredz si vede ancora all’inizio della sua ricerca e vorrebbe potare avanti il suo lavoro “all’infinito”.